APRE IL FESTIVAL DELLE SCIENZE DI ROMA

“La scienza ci dona enormi speranze per salvaguardare e migliorare il nostro pianeta” sono queste le parole con cui il Sindaco di Roma Walter Veltroni ha inaugurato il Festival delle Scienze di Roma. Dal 16 gennaio per un’intera settimana i riflettori saranno puntati sul tema “il cervello e le neuroscienze”. Si tratterà l’argomento con spettacoli, mostre e laboratori che presenteranno la nostra mente anche sotto l’aspetto dell’arte, della musica, del cinema e del teatro. Durante la conferenza inaugurale è intervenuto anche il Premio Nobel Rita Levi Montalcini che ha affrontato la tematica riguardante il “digital divide” (la differenza tra i vari paesi a livello tecnologico), sostenendo che ci troviamo in un momento critico poiché cresce sempre più la differenza tra i pochi ricchi e i tanti poveri.
Il Premio Nobel ha ricordato che l’uomo si differenzia dagli altri mammiferi grazie alla parte neocorticale del suo cervello, che è il principio della ragione. Sarebbe bene allora usare la nostra ragione e le nostre conoscenze per migliorare il mondo in cui viviamo in un periodo in cui l’uomo è spesso tentato da soluzioni violente, irrazionali, emotive e certe teorie antiscientifiche sorpassate sembrano riaffiorare. La Montalcini ha sottolineato anche l’importanza delle popolazioni emergenti, dei giovani e delle donne che sono “destinati a dirigere l’umanità”, e ha rafforzato questa sua convinzione citando Vittorio Bo: “È necessario presentare la diversità di etnie e razze come una ricchezza, non come un pericolo”.
La parola è poi passata al genetista Luigi Luca Cavalli Sforza.
Il professore ha ringraziato il sindaco Veltroni per aver fatto in modo che Roma ospitasse questo Festival e subito ha aperto il suo discorso con parole dure, ma vere: “l’Italia è il fanalino di coda della scienza”. Fare ricerca nel nostro paese è molto difficile ed è per questo motivo che molti scienziati italiani che mirano a realizzarsi vanno negli Stati Uniti o all’estero. Cavalli Sforza ha poi condotto la nostra attenzione sugli attacchi ingiustificati che si sono avuti ultimamente negli Stati Uniti contro la teoria dell’evoluzione. La teoria evoluzionista è nata nell’800; prima di allora si pensava che le varie specie fossero state create da Dio e non avessero subito nel corso dei secoli nessuna mutazione genetica, fino a quando le ricerche modificarono radicalmente questa concezione. Lamarck, una prima voce fuori dal coro, formulò la teoria che oggi sappiamo errata, secondo cui i caratteri acquisiti vengono trasmessi di padre in figlio. Darwin la corresse radicalmente, introducendo il concetto di “selezione naturale”. Non tutti gli individui che nascono sono infatti in grado di sopravvivere fino a riprodursi. La selezione naturale è una teoria matematica dell’evoluzione in quanto è anche un fenomeno demografico studiato a livello statistico. È proprio l’evoluzione che dà la possibilità di adattarsi sempre meglio all’ambiente che cambia, attraverso le mutazioni che sono la fonte della diversità genetica.Le mutazioni sono cambiamenti casuali, spesso non hanno effetti visibili e a volte possono causare una diminuzione di resistenza.
Recentemente negli Stati Uniti un gruppo di teologi finanziati da industriali vicini a Bush sostiene il Progetto Intelligente, secondo cui l’evoluzione non è mai esistita, e tenta di introdurre questa teoria non solo nelle chiese, ma anche nelle scuole.
Questo Festival è un piccolo passo per avvicinare noi giovani alla scienza e per risollevare l’Italia dalla sua posizione di “fanalino di coda”.


FESTIVAL DELLE SCIENZE 2006

SconfinataMente
16/22 Gennaio – Auditorium Parco della Musica, Roma

Nome: Auditorium Parco della Musica

Indirizzo: Viale Pietro de Coubertin, Roma

Telefono e fax: 06/802411

e-mail: info@musicaperroma.it

Indirizzo web: www.auditorium.com


SCUOLA AUTRICE: IV F del Liceo Scientifico Cavour di Roma

TRASFERIMENTO: Nicole Scasciafratti

REVISIONE TECNICA: Marco Campagna

MATERIALE INVIATO IL: 31/01/2006

EVENTO SEGUITO: Inaugurazione del Festival delle Scienze