UN INCONTRO A TU PER TU CON DUE MENTI GENIALI

“A volte nella vita non riusciamo a raggiungere il meglio, ma almeno possiamo evitare il peggio.” Italo Calvino descriverebbe così il significato della Teoria degli Equilibri di Nash, protagonista del celeberrimo film “A beautiful mind” e uno dei più grandi economisti dei nostri tempi, il quale ha partecipato al Festival della Matematica a Roma nella conferenza-dibattito di sabato 21 marzo 2009.

Piergiorgio Odifreddi, curatore del festival, ha introdotto i Premi Nobel J.Nash e T.Schelling, l’uno inventore della Teoria degli Equilibri, l’altro divenuto famoso grazie alla pubblicazione del libro “The strategy of conflict”, il quale fornisce nozioni fondamentali riguardo la Teoria stessa.

Schelling ha mostrato con arguti esempi, in che modo politica, avvocatura, finanza, scienze sociali ed esercito possono essere ambiti basati su questa teoria nella quale una strategia di previsione circa i comportamenti della gente è in grado di fornire informazioni che permettono di coordinare le proprie scelte. In sintesi: in un conflitto, nessuno riesce a migliorare in maniera unilaterale il proprio comportamento, ma per cambiare e trovare un equilibrio, occorre agire insieme. Dunque più che una teoria potremmo considerare il concetto come una vera e propria Scienza dei Giochi, facendola divenire una disciplina applicabile a più ambiti, questo è proprio ciò che i due Premi Nobel hanno dichiarato, affermando di non amare la definizione di “teoria” riferita a questa scoperta.

Nel corso del dibattito è stato fatto inoltre un excursus della loro vita professionale, Schelling da giovane partecipò come economista al Piano Marshall (1947) e fece negli anni ’70 un’ analisi sulla corsa agli armamenti nella Guerra Fredda tra U.R.S.S e U.S.A. inoltre lavorò alla Casa Bianca e all’ Ufficio Esecutivo del Presidente. Riguardo la vita di Nash sappiamo molto grazie al film che ne descrive gli studi, la malattia ed infine la vincita del Premio Nobel nel 1994.

Questo evento era uno dei più attesi del Festival, infatti la Sala Sinopoli ha registrato il tutto esaurito, nonostante ciò il pubblico è rimasto in parte deluso a causa della scarsa partecipazione al dibattito di Nash. Indubbiamente è stato entusiasmante assistere ad un colloquio fra due personaggi del loro calibro.