INTRODUZIONE ALL’OPERA D’ARTE OLEOPHONA

 

Un interessante museo nel cuore della via dell’olio sabino ti accoglie con una musica inconsueta: l’olio e l’ulivo inverosimilmente all’unisono.L’Oleophona è un’istallazione acustica i cui suoni derivano dall’olio e dal tronco di un ulivo: attraverso un meccanismo costituito da cilindri l’olio riempie goccia a goccia antichi orci settecenteschi, mentre il tronco di un ulivo fissato al suolo e al soffitto con un grande perno ruota e accarezza tre archi. I suoni vengono trattati digitalmente e la “musica” che si ascolta è chiamata “voce dell’ulivo”.

RACCONTO n°1 – L’Oleophona

di Alessia Smordoni

Frammento
L’installazione va osservata secondo un punto di vista intimo, il suo movimento ci invita a entrare, a farne parte. I suoni che riproduce fanno riaffiorare in noi sensazioni, stati d’animo strettamente legati al nostro essere. I materiali utilizzati sono sia quelli del nostro tempo, nuove leghe e computer, sia quelli dell’antica tradizione, la ceramica e il calcestruzzo.

 

 

RACCONTO n°2 – L’Oleophona

di Simona Tosti

L’opera si trova in una grotta piena di una poltiglia simile a calce fresca. Quando l’ho vista con quei movimenti leggeri, è stata la prima volta che mi sono sentita così. Si mescolavano dentro di me miriadi di emozioni: tristezza, amarezza, gioia, dolore e libertà. Vedevo quell’albero come la nostra linfa vitale e mi sono tornati alla mente ricordi passati: le lunghe passeggiate con mio zio, il pranzo a casa di mia nonna e poi mi sono resa conto che ero sola nella mia tristezza. Certa che non avrei potuto cambiare il passato, ma sicura di poter migliorare il mio futuro.

 

 

 

 

 

 

 

RACCONTO n°3 – L’Oleophona

di Silvia Francia

È l’installazione che mi emoziona di più, perché è progettualmente complicata, tecnicamente moderna ed emotivamente coinvolgente. La stanza ove ruota il tronco d’ulivo fa entrare ciascuno nel proprio mondo senza lasciarlo andare via. L’Oleophona produce suoni distaccati l’uno dall’altro che scanditi dal movimento lento del tronco emanano una sensazione di profonda calma. Il materiale che viene usato in quest’opera è quello della tradizione (legno, argilla, olio), ma anche quello del nostro tempo (computer e vari ingranaggi meccanici).

Ho trovato in quest’opera un fortissimo rigore costruttivo: forse è anche questo che la rende così affascinante. Data la possanza.

 

CLASSE AUTRICE: 3c e 3d Istituto d’Arte Calcagnadoro di Rieti

CHE COSA ABBIAMO VISITATO:

Museo dell’Olio di Castelnuovo di Farfa

Nome: Oleophona (di Gianandrea Gazzola) che si trova al Museo dell’Olio di Castelnuovo di Farfa.

Indirizzo: Castelnuovo di Farfa (Rieti) Museo dell’Olio Palazzo Perelli, Via Perelli n°9

Telefono e fax: 0765/36370

e-mail: museolio@yahoo.it – info@museolio.it

Indirizzo web: http://www.sabinamater.it

Giorni di apertura:
venerdì pomeriggio 15:00 – 19.30
sabato, domenica e festivi 10:00 – 19.30
gli altri giorni su prenotazione: tel. 0765.36370

Ingresso: euro 5