La prima via Francigena e il Celio: un percorso da (ri)scoprire e tutelare

Il 19 settembre ho avuto il piacere di partecipare a uno dei numerosi walkabout di Urban Experience. La passeggiata, organizzata insieme all’Associazione Progetto Celio, mi ha permesso di esplorare e ascoltare, ma anche di scambiare idee con altri partecipanti e di conoscere nuove proposte per la città.   

Lo scopo era quello di valorizzare e guardare con occhio critico i magnifici percorsi offerti dal Rione Celio, quartiere a due passi dal Colosseo. Da qui partiva la prima via Francigena, da secoli punto di riferimento per migliaia di pellegrini. Ad accompagnarci durante questa avventura, offrendo molti spunti interessanti e nozioni sulla zona, Paolo Gelsomini (Progetto Celio) e Carlo Infante (Urban Experience). 

Pro: la zona è splendida, si respira storia a ogni passo, perfetta per una giornata all’aria aperta. Contro: ci troviamo di fronte a un’escursione “Work in Progress”. Come percorso non è segnalato, tanto meno trattato come tale. Il tram 3 che scende da una curva con scarsa visibilità della strada sicuramente non è un incentivo. Il degrado purtroppo molto evidente nelle varie zone di verde, potenzialmente sensazionali, toglie gran parte dell’effetto “wow!”. E, per finire, lo stato di abbandono in cui versa l’Antiquarium Comunale – concepito come magazzino dei beni archeologici e situato di fronte al Casino Salvi, indicato dal Comune di Roma come il nuovo Antiquarium, ma anch’esso chiuso – contribuisce a far sembrare il complesso una qualsiasi periferia abbandonata a se stessa. 

Eppure, se solo alziamo lo sguardo ci rendiamo conto che ci troviamo all’ombra del Colosseo e non in un posto qualunque. E basta un attimo per comprendere le possibilità che potrebbe offrire un posto così interessante e misterioso. In presenza di tanti pericoli e distrazioni le sue potenzialità sono però minimizzate. Se ci sentiamo particolarmente critici, distrutte.

Pensare che ci vorrebbe poco per riqualificare la zona è allo stesso tempo motivante (per le opportunità di crescita) e demoralizzante (per lo scarso interesse dei responsabili). Mentre si attende un cambiamento, quello che noi cittadini possiamo fare è prendere coscienza di ciò che ci circonda, proteggerlo e apprezzarlo. E da questo punto punto di vista Progetto Celio e Urban Experience stanno già facendo moltissimo.

Giuliana Britti
Classe V Liceo Artistico

Istituto Confalonieri – De Chirico, Roma