LA MENTE, LA MUSICA E LA NATURA

L’evento si è svolto il 19 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma presso la sala Sinopoli, con il titolo “La mente, la musica e la natura”.
Hanno partecipato alla conferenza il professor Fitch, il professor Dermott e la professoressa Sandra Treub, studiosi di tecniche e approcci alla musica, moderati da Elio Matassi, Professore all’Università Roma Tre. Dopo una breve introduzione ha preso la parola il Prof. Fitch che ha iniziato a illustrare i risultati delle sue ricerche, mostrando alcune analogie tra la musica e il linguaggio. Entrambe le forme di comunicazione sono presenti in tutte le culture e anche i bambini possono produrre musica; questo lascia pensare che l’uomo abbia un’innata capacità di produrre melodie.
Ci sono poi alcune analogie tra la struttura delle frasi e della musica: nel linguaggio il significato delle singole parole è dominante, mentre nella musica è il suono a essere di maggior rilievo. La musica ha un’importante funzione comunicativa in quanto sfrutta una forma che “tocca il cuore” ed è collegata ai movimenti. Il canto è una particolare vocalizzazione, ben più complessa del suono; nel regno animale possiamo identificare varie tipologie di canto. Chi ha partecipato alla conferenza ha potuto ascoltare il canto di tre diverse specie animali: gli uccelli, le balene e le foche. Questi suoni vengono prodotti nella stagione degli accoppiamenti da parte dei maschi, con lo scopo di attirare le femmine. Esaminando i canti degli animali si notano sostanziali differenze tra quelli prodotti da animali che vivono nel loro habitat naturale e quelli di animali che vivono in cattività. Darwin sosteneva che la musica fosse un enigma in quanto non riusciva a identificarne la funzione e soprattutto non capiva il perché di una tale evoluzione. Oggi sappiamo che la musica ha un ruolo primario nel corteggiamento, come anche nella caccia.
L’intervento del Prof. Fitch è terminato con una divertente esibizione. Accompagnato dal suono della chitarra ha cantato: “Io non credo nell’evoluzione” e “Canzone per il giorno di S.Cecilia”. Di quest’ultima (che è stata scritta unendo la teoria di Darwin a una poesia di uno scrittore inglese risalente al 1678) riportiamo alcune strofe:

 

Dall’armonia, dalla celeste armonia
cominciò quest’ordine universale.
Di armonia in armonia
attraverso tutta l’estensione della notte, il suono
si diffuse ovunque raggiungendo
[…]
i morti vivranno, i vivi moriranno
e la Musica sconvolgerà l’armonia celeste.

Il secondo relatore, il professor Dermott, dell’Università di Cambridge, studia come gli animali rispondono alla musica. Ha esposto varie ipotesi sulla funzione della musica: coesione sociale, religione, effetto calmante, corteggiamento. Ma ha ipotizzato anche che non abbia alcuna specifica funzione. Si è cercato di capire se la musica è innata negli esseri viventi così da interpretarne il processo evolutivo. Le preferenze musicali – se presenti – dipendono spesso da un’influenza esterna; sostanzialmente sono legate ai suoni, consonanti e dissonanti. Sembra che ci siano delle analogie tra le preferenze dell’uomo e delle scimmie, perciò è stato effettuato un esperimento: sui due lati di un labirinto sono stati posti due altoparlanti, uno per produrre suoni dissonanti, l’altro suoni consonanti che venivano attivati dalla presenza dell’animale. Poichè gli animali trascorrevano lo stesso tempo in entrambi i lati del labirinto, si è dimostrato che questi non hanno preferenze musicali. Risultati analoghi sono stati ottenuti da un esperimento condotto sui cani.

L’ultima a intervenire è stata Sandra Treub, ordinaria di psicologia all’Università di Toronto, che parlando dei rapporti tra la musica e i neonati ha evidenziato alcune qualità presenti nei bambini come una capacità di ascolto molto sviluppata – riescono a differenziare timbro e voce –, una buona memoria e un intenso interesse per la musica, in quanto danno una risposta potenziata alla musica consonante.
I bambini preferiscono infatti suoni consonanti piuttosto che dissonanti: tale preferenza sembra sia innata, ma potrebbe anche essere condizionata. Ad alcuni bambini è stata fatta ascoltare quotidianamente la melodia di una ninna-nanna. Si è poi osservato che i bambini erano in grado di ricordarla e riconoscerla anche se aveva una diversa tonalità.
È stato anche trattato il tema del canto della mamma che sembra portare il bambino in una situazione di trance.
La conferenza si è conclusa con una frase che racchiude e sintetizza i messaggi prinicipali che ci sono stati trasmessi:
Essere musicali vuol dire semplicemente essere umani…

FESTIVAL DELLE SCIENZE 2006

SconfinataMente
16/22 Gennaio – Auditorium Parco della Musica, Roma

Nome: Auditorium Parco della Musica

Indirizzo: Viale Pietro de Coubertin, Roma

Telefono e fax: 06/802411

e-mail: info@musicaperroma.it

Indirizzo web: www.auditorium.com


SCUOLA AUTRICE: IV F del Liceo Scientifico Cavour di Roma

TRASFERIMENTO: Lorenzo Zetto

REVISIONE TECNICA: Marco Campagna

MATERIALE INVIATO IL: 31/01/2006

EVENTO SEGUITO: Conferenza “Mente, musica e natura” del Festival delle Scienze