IL TESORO DELLA SABINA

La Sabina, spicchio di terra situata tra Roma e Rieti, è rigogliosa di olivi secolari. L’olivo è certamente l’elemento predominante del paesaggio ed era coltivato già in età romana. Già il medico Galeno, vissuto alla corte di Marco Aurelio, nel II sec. d.C., decantava l’alta qualità dell’olio Sabino. Attualmente esistono circa 1.100.000 piante di olivo con una produzione annua che oscilla tra le 12.000 e le 30.000 tonnellate di olive. Sono molteplici i fattori che rendono la Sabina terra ideale per la coltivazione dell’olivo: il terreno asciutto di natura calcarea e argillosa, il clima mediamente temperato, l’altitudine e le pendenze ideali dei sistemi collinari, l’esposizione a mezzogiorno degli oliveti. L’alta qualità dell’olio della Sabina, oltre che da fattori climatici e ambientali, è determinata dalle varietà autoctone esistenti nel panorama olivicolo. Carboncella, Rosciola, Leccino, Raja, Olivastro sono i principali cultivar. Tra queste varietà le più diffuse sono sicuramente la Carboncella, ottima sia per la resa che per la qualità dell’olio, e il Leccino, preferito nelle colline più alte perchè resistente alle basse temperature e all’attacco del Cicloconico, un parassita dell’olivo.

 

 

 

 

CLASSI AUTRICI: II C (testi); II B (foto) dell’Istituto d’Arte “A. Calcagnadoro” di Rieti

MATERIALE INVIATO IL:   13/02/2006

CHE COSA ABBIAMO VISITATO: Frantoio di Coltodino; Olivone di Canneto.

Nome (della struttura o dell’evento): Frantoio Silvestri

Indirizzo: via Moisè di Gaio 9

Telefono e fax:  Frantoio- 0765/387159

e-mail: sabinagricola@libero.it

Giorni di apertura: da Novembre a Gennaio, dal lunedì al sabato

Orari di apertura: 08.00 – 14.00