MATEMATICA, ECONOMIA E SCACCHI

Classe V F

Liceo Scientifico C. Cavour di Roma


Eccomi qui a scrivere il mio primo articolo da semplice studentessa liceale a inviata speciale per il progetto 100 classi!

A Roma dal 19 al 22 marzo si è tenuto il Festival della Matematica all’Auditorium “Parco della Musica” dove illustri professori e premi Nobel hanno sfoggiato le loro più vive conoscenze per tuffarsi a capofitto nella folle impresa di rendere comprensibili, a noi comuni mortali, i misteriosi e oscuri segreti del mondo matematico.

Mi rendo conto da queste poche righe di essere una pessima reporter e di aver già terrorizzato molti lettori, ma concedetemi altre poche battute per rassicurarvi, e vi mostrerò come semplici adolescenti possano confrontarsi e comprendere i grandi geni del nostro tempo.

Ho assistito alla Lectio magistralis “Matematica, economia e scacchi” tenuta dal premio Nobel per l’economia (del 1999) Robert Mundell, il cui intento era quello di spiegare come tre discipline assai diverse tra loro (appunto matematica, economia e scacchi) possano completarsi e arricchirsi l’un l’altra.

Mundell, oltre a essere un famoso e affermato economista tanto da venire considerato “l’architetto dell’Euro” per aver preparato uno dei primi piani per una moneta comune in Europa, è anche un fuoriclasse degli scacchi, per aver sfidato e quasi battuto il campione mondiale del gioco Bobby Fischer. Soprattutto è, a mio avviso, l’uomo che incarna a pieno titolo il dono della sintesi, dato che in pochi e sostanziali concetti è riuscito a sintetizzare l’intero tema della conferenza.

Da principio ha chiarito che sia la matematica che l’economia che gli scacchi sono definibili come scienze: la matematica se la s’intende come corpo sistematico di conoscenze, l’economia intesa coma scienza sociale e dal XX secolo anche come disciplina matematica, e gli scacchi come scienza del gioco. Non bisogna dimenticare che esiste una vera e propria Teoria dei giochi ideata da Morgestern – economista austriaco – e von Neumann – matematico ungherese – con la partecipazione di Nash – famoso matematico al quale è dedicato il film “A beautiful mind”.

Nel corso dell’incontro Mundell ha poi sottolineato le molteplici differenze tra le tre discipline: la più eclatante è la differenza di velocità con cui le tre materie si trasformano. I processi economici – l’odierna crisi lo dimostra – evolvono in tempi rapidissimi, mentre i tempi matematici e quelli degli scacchi sono sicuramente più lenti.

Ma il vero punto di contatto tra le tre discipline … la carta vincente è: avere una tattica!
Negli scacchi si può scegliere se giocare attaccando o difendendosi, in economia se comparare o vendere e in matematica se applicare un teorema o un altro. L’importante è, una volta scelta la propria strategia, portarla avanti fino in fondo.

La necessaria integrazione di tattica e strategia, di calcolo e intuito, è allora il passe-partout, il segreto per diventare grandi geni, per diventare premi Nobel.





FESTIVAL DELLA MATEMATICA 2009. CREAZIONI E RICREAZIONI MATEMATICHE

Roma – Auditorium Parco della Musica

19 – 22 marzo 2009

www.auditorium.com