DAL MANICOMIO AL MUSEO: PER NON DIMENTICARE MAI

Classe V A Odontotecnici
IIS Carlo Urbani di Roma

ll Museo della Mente di Santa Maria della Pietà, situato a Roma, è il più grande museo del suo genere. Santa Maria della Pietà nacque nel 1548, come “Ospedale dei Pazzerelli”, per accogliere i senza tetto e i poveri malati in cerca di riparo, in previsione del Giubileo che ci sarebbe stato pochi anni dopo.
Nel 1725 l’Ospedale Santa Maria della Pietà cominciò ad accogliere i cosiddetti “matti”, persone che avevano qualche problema di salute mentale, ma non solo loro. Infatti qui venivano rinchiusi anche i figli di nessuno, gli orfani, le persone troppo o troppo poco vivaci o pericolose per sé o per gli altri. Al loro ingresso i pazienti venivano sottoposti a test psicologici per rilevare la gravità della patologia. Il “manicomio”, costruito su un colle per essere lontano da sguardi indiscreti, aveva diversi padiglioni, ognuno dei quali aveva due infermieri di turno per controllare circa sessanta pazienti, divisi per sesso e per fasce di età, costretti a stare lì dalla colazione alla cena, senza poter leggere un libro, senza poter giocare a carte, senza poter far nulla, aspettando solo la sera per poter essere riportati nelle stanze di degenza. In quegli anni venne inventata anche la camicia di forza, come sistema di controllo dei più pericolosi. I pazienti più aggressivi venivano chiusi in una stanza di contenzione, dove venivano legati al letto per le mani, i piedi e la testa, costretti così a rimanere immobili anche per anni. Ogni cosa era a discrezione dell’infermiere di turno. A ogni paziente che entrava nel manicomio venivano levati occhiali, bracciali, anelli, orecchini e tutto ciò che era considerato potenzialmente pericoloso. Queste condizioni portavano a una progressiva perdita degli affetti e della stima in se stessi. Tra il 1950 e il 1960 il Manicomio contava più di 3.000 pazienti.
Quattro anni prima della chiusura del manicomio, vi fu una “rivoluzione”; gli infermieri buttarono le reti che dividevano e rinchiudevano i matti nei giardini dei padiglioni, levarono le sbarre alle finestre e buttarono via la chiave che serviva a tenere i pazienti dentro i padiglioni stessi. Questo perché la mentalità dell’epoca cominciava a cambiare e non si tolleravano più certe brutalità.
Nel 1978 una Legge (Legge n. 180) stabilì la chiusura definitiva dei manicomi, almeno qui in Italia, ma l’ultimo malato ne uscì solo nel 1999.
Questo museo è ora a disposizione di tutti per conoscere e vedere come era realmente il manicomio e per valorizzare al meglio il patrimonio storico-scientifico dell’ex-Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà.

CHE COSA ABBIAMO VISITATO (10/5/2006):

Museo – Laboratorio della mente

Indirizzo: Museo-Laboratorio della Mente – Pad.VI Centro Studi e Ricerche ASL ROMA E Piazza S.Maria della Pietà,5 -00135 Roma

Telefono e fax: 0668352857-2927 , 0668352923

e-mail: info@museodellamente.it

Indirizzo web: http://www.museodellamente.it

Giorni di apertura: al momento è possibile effettuare solo visite guidate su prenotazione contattando la segreteria del Museo dal Lunedì al Venerdì ore 9.00-12.30.

Orari di apertura: 09.00-12.30 dal Lunedì al Venerdì