OLEOPHONA: RICORDI, FUTURO

L’opera si trova in una grotta piena di una poltiglia simile a calce fresca. Quando l’ho vista con quei movimenti leggeri è stata la prima volta che mi sono sentita così. Si mescolavano dentro di me miriadi di emozioni: tristezza, amarezza, gioia, dolore e libertà. Vedevo quell’albero come la nostra linfa vitale e mi sono tornati alla mente ricordi passati: le lunghe passeggiate con mio zio, i pranzi a casa di mia nonna e poi mi sono resa conto che ero sola nella mia tristezza: certa che non avrei potuto cambiare il passato, ma sicura di poter migliorare il mio futuro.